In memoria di Oriana Romizi

La piccola Oriana è volata improvvisamente in cielo lasciando un vuoto attorno ai suoi genitori, familiari, amici e personale medico che l’ha seguita a Perugia ed Ancona nei suoi ultimi giorni di vita.

Da un’esperienza come questa, che non si riesce né a spiegare né a capire, i genitori di Oriana hanno avuto la capacità e la solidità di coloro che non vogliono fermarsi, anche se ne avrebbero il diritto. Di coloro che riescono a rivolgere lo sguardo verso altre famiglie, che condividono con loro la sofferenza per un figlio ospedalizzato. Immaginando per le altre famiglie, con enorme forza e lucidità, un esito diverso da quello che si sono ritrovati a vivere loro. Da qui è arrivato l’invito a dare un contributo alla nostra associazione e ai reparti di Perugia e Ancona che hanno preso in cura Oriana, che non è semplice solidarietà, è una visione positiva e di speranza rivolta agli altri bambini e famiglie che stanno passando un momento difficile.

Noi, come associazione, non possiamo che condividere questa visione.

Queste sono le parole di Bernardo, il papà di Oriana.

La nostra piccola Oriana se ne è andata, tre giorni fa, dopo una lotta contro un male fulminante che le ha fatto impazzire il cuore. Questo cuoricino ha lottato fino all’ultimo come un leone, per una lunga settimana in cui noi le stringevamo la mano ma in realtà era lei a stringere le nostre per infonderci coraggio, per darci il tempo di ricevere amore e forza dai nostri cari, dai nostri amici, dai medici, infermieri e tutto il personale dell’Utin di Perugia e della Rianimazione del Salesi di Ancona; anche loro hanno dato il cuore per questa bambina.
Nella enorme tragedia, nonostante i sensi annebbiati, abbiamo visto la profondità dell’animo umano e ricevuto un calore difficile da descrivere che ci spinge a non smettere di credere alla vita come ad un dono immenso, anche quando ci mostra il suo lato spietato.
La finestra del reparto sul mare di Ancona, la stanza di attesa come un’oasi per lo spirito, gli occhi dei sanitari che nonostante le mascherine vibravano nel dolore e affetto ogni volta che ci parlavano, la chitarra che ha suonato davanti al letto della nostra piccola per un attimo di paradiso condiviso…da soli siamo troppo poco, prendete il telefono, chiamate una persona a voi cara anche se non avete niente da dirle e trovate le parole, alimentate l’unica cosa inarrestabile di questa folle natura: l’amore. L’amore che gira, l’amore che dà speranza agli uomini, imperfetti e splendidi esseri umani.
Ringraziamo tutti voi che ci siete stati vicini con i pensieri e le preghiere, la vostra forza ci è arrivata ben chiara e continuerà a farlo.
Se qualcuno volesse fare un’opera di bene doni qualcosa ai reparti di terapia intensiva neonatale di Perugia e/o della Rianimazione pediatrica del Salesi di Ancona dei quali qua sotto vi scriviamo i riferimenti. Lì dentro lavorano uomini e donne che ogni giorno mettono una divisa e diventano angeli che salvano le vite del nostro futuro.
Ci hai donato tanta vita Orianina meravigliosa. Ti abbiamo dato questo nome augurandoti di essere una combattente e lo sei stata sul serio. Ti hanno fatta anche volare in elicottero per farti continuare a lottare, adesso vola dove vuoi tu e dacci la forza con quel tuo dolce viso.
 
Grazie amore.